Conservazione del FPV per lavori sotto-soglia: lo stato dell’arte

di Andrea Bellini e Marco Allegretti

Si prospettano passi avanti per gli enti di piccole dimensioni che, in ottemperanza al principio contabile 4/2 (punto 5.4.9) ed a seguito delle rettifiche normative del codice degli appalti, si sono ritrovati in difficoltà nella gestione dei propri investimenti.

Nello specifico l’aggiornamento sopra citato ha rideterminato la soglia degli affidamenti diretti, complicando principalmente la gestione degli enti locali di piccole dimensioni che non hanno la possibilità di mantenere il FPV per opere inferiori a 150.000 euro in assenza della stipula del contratto di affidamento dei lavori.

Negli ultimi mesi la questione è stata spesso dibattuta dalla commissione ARCONET per cercare una soluzione al problema e, come indicato nella seduta del 5 giugno 2024, sebbene non sia possibile una proposta di legge da parte della commissione stessa, pare che quest’ultima abbia fatto un passo verso le necessità dei piccoli enti.

Infatti, l’attuale ipotesi normativa elaborata è la seguente:

Al termine del paragrafo 5.4.9 dell’allegato 4/2 al decreto legislativo n. 118 del 2011 è inserito il seguente periodo: “Fermo restando le procedure previste dall’art. 50 del d.lgs. n. 36 del 2023 per i contratti sottosoglia, al fine di favorirne la tempestiva realizzazione, al termine dell’esercizio, le risorse accantonate nel fondo pluriennale vincolato per il finanziamento di spese non ancora impegnate per la realizzazione di investimenti sono interamente conservate nel fondo pluriennale vincolato determinato in sede di rendiconto, a condizione che siano verificate entrambe le seguenti due condizioni:

a) sono state interamente accertate le entrate che costituiscono la copertura dell’intera spesa di investimento

b) è stata completata la verifica del progetto di fattibilità tecnico-economica e formalmente affidata la progettazione esecutiva. Nell’esercizio successivo in assenza di aggiudicazione delle procedure di affidamento dell’opera, le risorse accertate ma non ancora impegnate, cui il fondo pluriennale si riferisce, confluiscono nel risultato di amministrazione disponibile, destinato o vincolato in relazione alla fonte di finanziamento per la riprogrammazione dell’intervento in c/capitale ed il fondo pluriennale deve essere ridotto di pari importo.”.

© Per gentile concessione di Publika (pubblicato su EL News il 26/06/2024)

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