No della Corte dei Conti ad un mutuo per estinguere un vecchio debito garantito dal Comune

di Davide Cini

La Corte dei Conti sezione regionale del Piemonte, con la delibera n. 85/2025/PRSE del 30 maggio 2025, ha dichiarato illegittima un’operazione di mutuo stipulata da un Comune per pagare un vecchio finanziamento acceso da un soggetto privato. Nel caso specifico si trattava del concessionario della piscina comunale, il cui debito era stato garantito dal Comune tramite fideiussione.

Secondo i giudici, il nuovo mutuo non rientra tra le eccezioni previste dalla legge che permettono l’indebitamento degli enti locali, in quanto non ricomprese fra le fattispecie previste dall’art. 3 commi 17 e 18 della L. 350/2003. In particolare, l’operazione non è riconducibile né alla ristrutturazione di debiti già esistenti né alle spese per investimento. La Corte ha quindi rilevato che il Comune ha violato l’articolo 119 della Costituzione, che vieta di fare debiti per coprire spese diverse da quelle di investimento.

La stessa sezione ha anche segnalato che la durata del piano di ammortamento era superiore alla vita utile del bene realizzato dal privato come ulteriore elemento di irregolarità; ricordiamo infatti che anche il paragrafo 3.17 del Principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria (allegato 4/2 al d.lgs. 118/2011) prevede:

Ai fini del mantenimento dell’equilibrio patrimoniale, è opportuno commisurare il periodo di ammortamento dell’indebitamento al presumibile periodo nel quale gli investimenti correlati potranno produrre la loro utilità.

Di conseguenza, il contratto di finanziamento stipulato dal Comune è da considerarsi nullo, come prevede la legge (art. 30 comma 15 della L. 289/2002). Tuttavia, i giudici non hanno potuto dichiararne la nullità in modo formale, perché questo compito spetta al giudice ordinario, su richiesta di una delle parti o di un soggetto interessato. Il Comune, però, comunque è tenuto a rimuovere le irregolarità rilevate.

La decisione della Corte rafforza l’obbligo per gli enti locali di rispettare le regole sul debito pubblico, evitando operazioni che, anche se fatte con buone intenzioni, violano la legge.

© Per gentile concessione di Publika (pubblicato su EL News il 11/06/2025)

Vuoi un supporto per realizzare questa attività?

Scopri i nostri servizi

Vuoi approfondire questo tema?

Scopri i nostri corsi